mercoledì 3 marzo 2010

Le invasioni Barbariche






Penso che ogni nazione abbia un certo modo di fare cinema e che il modo in questione si vede, e si vede di brutto se ci sono di mezzo i francesi.
Chi mi conosce sa che io adoro i francesi, mi piace la loro cucina, il loro sense of humor, la loro musica, la loro televisione... e anche i loro film.
Questo film è una collaborazione franco-canadese, la parte canadese è intuibile un po' dalla regia e un po' dall'accento osceno degli attori, e si vede. Penso che solo un francese avrebbe potuto trattare in una maniera così intelligentemente snob un tema come l'eutanasia. Così coraggiosamente snob. Una pellicola del genere in Italia non uscirebbe mai, e anche se uscisse non verrebbe capita. Con questo non voglio dire che voi siate stupidi,( si, un po' si), ma che un argomento così scottante in Italia non verrebbe nemmeno preso in considerazione, ma meglio così effettivamente i Francesi sono più bravi a fare questo genere di cose. Noi al massimo facciamo film sul cambiamento generazionale in corso, o sul rapporto genitore-figlio.
Una pecca abbastanza visibile sono i personaggi, ben definiti e ben interpretati, ma non basta purtroppo a renderli totalmente credibili. Mi aspetterei un malato terminale con un mese scarso di vita con un po' di occhiaie almeno, o un eroinomane un po' meno fresca di una rosa che sboccia al mattino.


P.s. so benissimo che il regista è canadese ma siccome questo blog non lo legge un cane tralasciarò informazioni che pregiudicano la buona riuscita di un post.

Nessun commento:

Posta un commento